Dal 41° Congresso Internazionale sulle metodologie dell’Assessment Center.
Il 9 e 10 ottobre siamo stati a Londra al 41esimo Congresso internazionale sui metodi dell’Assessment Center. Abbiamo raccolto diverse conferme e acquisito nuovi spunti di riflessione, condivisi sinteticamente in questo articolo.
Assessment e Development Center: i trend del futuro (molto vicino)
Il business non dorme mai. Neanche l’assessment.
Cambia il mondo del lavoro, le modalità di lavoro e le dinamiche relazionali che le persone instaurano tra di loro e con l’organizzazione. Cambiano i ruoli e le professioni. La funzione HR è quindi chiamata a definire nuove forme per conoscere e valorizzare il capitale umano dell’organizzazione. Tra le tante trasformazioni di processi e metodologie a cui assistiamo, l’evoluzione delle metodologie di Assessment e Development Center sta giocando un ruolo di rilievo per tutti coloro che si occupano di HR.
Oggi, in particolare, si parla sempre più di valutazione del potenziale, andando oltre la pura valutazione/bilancio delle competenze. Diventa dunque indispensabile indagare anche le propensioni e le caratteristiche individuali del singolo, attraverso la somministrazione di test psico-attitudinali, motivazionali e di personalità. L’aspetto dell’affidabilità e della validazione di tali strumenti diventa quindi una priorità assoluta.
I pilastri delle metodologie di Assessment attuali e futuri, emersi dal congresso, sono:
- Velocità
- Hi-tech
- Distanza
- Qualità e Accuratezza
- Etica ed Equità
- Accessibilità
1. L’assessment deve essere veloce
Rispondere alle richieste del mercato del lavoro, in continua evoluzione e con tempi sempre più veloci e frenetici, condiziona anche il modo di concepire la valutazione. Le lunghe giornate dedicate alla valutazione delle persone, non sempre sono facilmente sostenibili come in passato. Questo è uno dei motivi per cui l’integrazione di test psicometrici per arricchire e velocizzare le sessioni di assessment, sembra diventare la chiave per il futuro delle HR.
Anche nella nostra esperienza, registriamo un tasso di maggior soddisfazione delle organizzazioni e delle persone stesse, quando si riesce ad ottenere una valutazione – completa di feedback – con rapidità. Per tale motivo gli strumenti e le forme di “fast assessment” sono sempre più utilizzati.
2. L’assessment è sempre più Hi–Tech
Una tecnologia avanzata permette di utilizzare meno risorse (umane, economiche, temporali). Inoltre, durante il congresso è emerso che l’utilizzo della tecnologia può avere un impatto positivo sulle persone perché le coinvolge, garantendo quindi non solo una maggiore efficienza, ma anche un’esperienza d’uso positiva e soddisfacente per tutti gli attori coinvolti nel processo di assessment (la risorsa, HR e le funzioni di business).
3. L’assessment a distanza
Nell’ottica di rendere sempre più “smart” le modalità di assessment, anche il luogo fisico in cui svolgerlo diventa un fattore discriminante. La possibilità di poter avviare una valutazione dovunque ci sia una connessione internet e condizioni di setting adatte per concentrarsi, per valutare persone fisicamente lontane, diventa non più solo un’opportunità ma una concreta necessità. Il Virtual Assessment rappresenta infatti un trend in forte crescita: grazie a questo strumento è possibile somministrare in modo innovativo simulazioni comportamentali altamente coinvolgenti e interattive, attraverso una modalità di assessment da remoto (a titolo di esempio, rimandiamo al Virtual Assessment proposto da Utilia).
4. Le nuove metodologie devono garantire qualità e accuratezza
Una delle maggiori questioni emerse è quella di riuscire a mantenere un certo livello di precisione e di esattezza, nonostante si velocizzino le modalità di somministrazione. E qui torna in gioco l’importanza e l’opportunità di integrare test di abilità ai tradizionali strumenti di valutazione. Grazie ai test psicoattitudinali riusciamo, tra le altre cose, a ridurre il rischio di distorsioni, date ad esempio dall’autovalutazione del candidato nei test di personalità. Resta inoltre cruciale l’apporto del professionista Assessor, il quale, utilizzando in modo consapevole gli strumenti, può garantire completezza al processo valutativo.
5. L’assessment deve essere etico e equo
Il rispetto dei diritti e della persona è una tra le regole etiche più importanti per chi si occupa di assessment. Oggi si aggiunge un tema importante: Diversity & Inclusion. In un mondo del lavoro sempre più variegato e dove l’attenzione a questi aspetti è crescente, l’assessment delle persone, delle loro competenze e attitudini, deve tener conto delle differenze culturali, di età, di genere, etc.. Ciò per poter garantire a tutte le persone una valutazione equa. Gestire la Diversity e favorire politiche di Inclusion in azienda significa conoscere e valorizzare le differenze presenti tra le proprie persone. Anche su questo fronte si stanno sviluppando metodologie e strumenti dedicati (ad esempio test per misurare l’apertura all’inclusione in azienda, come il test Flora Inclusion).
6. Accessibilità
L’interesse rinnovato per l’Assessment e il Development Center ne aumenta la richiesta, occorre quindi individuare soluzioni innovative in coerenza con le reali disponibilità di investimento delle organizzazioni. Le innovazioni tecnologiche del mondo HR, il modo sempre più smart di concepire la valutazione del personale e l’utilizzo dei test vanno proprio in questa direzione: ci permettono di proporre soluzioni accattivanti e allo stesso tempo accessibili. In questi termini, si assiste sempre più a fenomeni di “insourcing” da parte dell’organizzazione di strumenti e metodologie, attraverso percorsi di certificazione e l’adozione di piattaforme end-to-end.
In conclusione, un tema trasversale emerso al congresso è quello dell’adeguamento alla normativa europea GDPR. Sono infatti stati trattati diversi aspetti delicati sia per l’organizzazione, sia per chi si occupa di consulenza.
Su questo tema, i consulenti di Utilia sono a disposizione per un supporto informativo, scrivendo a hello@localhost.