Che significato e che ruolo ha l’intelligenza all’interno di un contesto molto specifico come quello organizzativo?
Ci sono alcuni indicatori dell’intelligenza che aiutano a predire la performance della persona. Ad esempio misurare le attitudini ci permette di predire come le persone acquisiranno e attiveranno certe conoscenze e il livello di prestazione in specifici campi professionali.
Sulla base di strumenti validati scientificamente, la valutazione dell’intelligenza nelle organizzazioni ha diversi ambiti applicativi: dalla selezione all’orientamento, dalla valutazione allo sviluppo del potenziale.
Ma, cos’è l’intelligenza?
Tutti parliamo di intelligenza ma, seppure ci siano persone che dedicano la propria vita allo studio di questo argomento, non abbiamo ancora una definizione univoca che metta tutti d’accordo.
L’intelligenza ha a che fare con la capacità di pensiero, di comprensione, di elaborazione, di giudizio, di spiegazione, di prontezza, di adattamento e modifica rispetto al contesto e alla situazione.
Una cosa possiamo affermarla con certezza: l’intelligenza è qualcosa che non possiamo osservare direttamente. Possiamo osservarne gli effetti, le sue manifestazioni, i comportamenti.
Il punto di vista della psicologia del lavoro
All’interno delle organizzazioni siamo a contatto con le persone in un preciso momento della loro vita e in un particolare contesto che è quello lavorativo. In questo frame, come psicologi del lavoro, prendiamo in esame l’intelligenza come un costrutto formato da una componente potenziale – le attitudini e le abilità di un individuo – e da una componente pratica e di performance – la reale capacità adattiva del soggetto.
Come possiamo intercettare le abilità utili ad affrontare un dato setting lavorativo? Come possiamo prevedere la performance lavorativa? Quali strumenti ci offre il panorama scientifico? Come scegliere lo strumento migliore e più adatto alle nostre finalità di ricerca?
Questi sono alcuni dei quesiti che abbiamo affrontato insieme a colleghi psicologi, studenti e professionisti delle risorse umane, nella casa della psicologia, sede degli eventi “Biblioteca dei test” promossi e gestiti dall’Ordine degli psicologi della Lombardia.
In questa occasione di confronto abbiamo potuto raccontare la nostra esperienza diretta attraverso alcune case history:
- Orientamento professionale: nell’ambito di un corso di studi universitario specialistico abbiamo somministrato il test LOGIC, batteria di test che indagano il ragionamento numerico, verbale, critico e astratto, per favorire l’autoconsapevolezza e la creazione di un percorso di sperimentazione professionale
- Selezione: lo stesso tipo di test impiegato in un progetto di recruiting ci ha consentito di creare delle graduatorie per fare lo screening iniziale
- Valutazione del potenziale: Il test adattivo AMT (valutazione dell’intelligenza in termini di capacità di ragionamento logico) ci ha consentito di avere un quadro esaustivo per la valutazione del potenziale in un’ottica, ad esempio, di avanzamento di carriera, in un settore complesso come quello marittimo.
Un confronto interessante durante il quale abbiamo raccolto esigenze pratiche e aspettative per quanto riguarda l’utilizzo dei test psicometrici nei contesti organizzativi.
Un ringraziamento a Sabrina Salvati, consulente e partner Utilia, specializzata in psicologia matematica, che ha presidiato l’evento, e all’Ordine degli Psicologi della Lombardia, che concede, con questi incontri, di mantenere vivo il confronto e la crescita professionale.