Il 20 dicembre 1995, il volo American Airlines 965, partito da Miami e diretto a Cali, in Colombia, si schianta sulle montagne di Guadalajara de Buga. 159 vittime e 4 sopravvissuti. Causa accertata: errore umano. I piloti erano focalizzati sulla risoluzione di un problema tecnico e hanno distolto l’attenzione dalla posizione dell’aereo.
Le competenze tecniche non sempre bastano a proteggere dal rischio determinate professioni. Nel caso sopracitato, i piloti avevano competenze tecniche elevate e l’esperienza di numerose ore di volo, ma hanno perso la cosiddetta “consapevolezza situazionale”. Hanno infatti perso la cognizione di qualcosa di più ampio del semplice radar o dei comandi di un aereo: in quel momento, non hanno più considerato che il territorio su cui stavano volando è montuoso, e quindi ad alto rischio di impatto.
Interrogarsi su come intercettare l’errore umano ed evitarlo, capire quali caratteristiche umane sono direttamente coinvolte nelle attività lavorative delle professioni ad alto rischio, sono alcune delle tematiche affrontate da Sabrina Salvati – Partner Utilia – Riccardo Lora-Lamia – Managing Partner Utilia – e Annalisa Rolandi – CEO Utilia – nel capitolo “Le attività di valutazione nelle professioni a rischio: principali metodologie e applicazioni”, pubblicato nell’ultimo libro a cura di Laura Borgogni: “Valutazione e talent management. Il contributo metodologico della psicologia”.
Nel testo citato, gli autori esaminano le attività di valutazione delle competenze, utili per le professioni a rischio, ponendo l’accento sul fatto che se da un lato è necessaria la misurazione delle competenze tecniche, dall’altro è utile valutare, sviluppare e valorizzare le competenze non tecniche (non-technical skills), che possono ridurre l’errore umano e minimizzarne le conseguenze. In ottica di prevenzione per le professioni ad alto rischio, gli autori sottolineano l’importanza di concentrarsi sulle non-technical skills, che rappresentano le competenze cognitive, sociali e personali che contribuiscono all’attivazione di performance lavorative sicure ed efficaci.
Da diversi anni Utilia collabora con alcune delle più grandi compagnie marittime a livello internazionale. Il nostro Know how è basato su una specifica metodologia di valutazione, basata su evidenze scientifiche. Gli obiettivi dell’attività di assessment in ambito marittimo ed aereo mirano alla valutazione e allo sviluppo del personale di bordo. Abbiamo verificato sul campo la necessità di sviluppare le competenze fondamentali per creare il mindset corretto nel gestire situazioni di emergenza e pericolo. In questo contesto i nostri strumenti, come i test cognitivi, di personalità e di tolleranza allo stress, ci aiutano a valutare le non-technical skills.
La nostra esperienza nel settore e i risultati che abbiamo ottenuto ci permettono di contribuire alla ricerca e a un arricchimento della bibliografia sul tema. Ringraziamo la Prof.ssa Laura Borgogni, stimata ricercatrice sullo sviluppo delle persone nei contesti organizzativi e docente universitario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso la “Sapienza” di Roma, per averci coinvolti nel suo ultimo lavoro editoriale.