Il sogno americano del self-made man non è mai stato così italiano. Parola di Annalisa Rolandi, psicologa e autrice del libro Capitale Psicologico (Franco Angeli), in cui racconta come il capitale psicologico sarà sempre più la carta vincente sul lavoro, mentre le competenze professionali contano meno che in passato. «Da un’indagine sugli amministratori delegati di grandi imprese italiane è emerso il disorientamento del management, dal momento che i modelli di gestione tipici del passato sono stati messi in discussione dallo tsunami economico di questi anni», spiega Rolandi. Ancora non è chiaro quali saranno le nuove competenze su cui puntare per rilanciare la società, per questo si è smesso di selezionare in base alla laurea e al master e ora si punta su persone «H.E.R.O.», come li definisce Fred Luthans, professore americano di psicologia del lavoro: un acronimo che sta per hope nel senso di determinazione, efficacia, resilience ovvero elasticià e ottimismo. Sono queste le fondamenta del “capitale psicologico” , le 4 caratteristiche comportamentali che una persona oggi deve avere per fare strada nel mondo del lavoro.
«Le persone determinate che hanno la certezza di sapercela fare, quelle che meglio riescono a sollevarsi dagli insuccessi e gli ottimisti che sanno trovare strade alternative per raggiungere il proprio obiettivo, sono le più ricercate dalle aziende», dice la professoressa Rolandi, che rassicura anche coloro che non ne sono istintivamente equipaggiati, perché il 50% ha queste doti grazie alla genetica, ma l’altra metà se la costruisce con il tempo, come frutto di un bagaglio culturale ed esperenziale.
L’articolo integrale, a firma di Gloria Riva, è stato pubblicato su D- la Repubblica del 12/12/2015.